L’Organizzazione internazionale per la cooperazione (OCSE)  e lo sviluppo economico fa un report dettagliato dei danni del Covid-19 e le sue conseguenze post Covid-19. Tra i disagi maggiormente avvertiti dalla popolazione evidenzia lo stress degli ospedali, da incremento di ricoveri, al quale si associa la paura dei pazienti di contrarre infezioni.

In merito, fa ricorso ai professionisti sanitari del territorio: medici, farmacisti e infermieri, i quali, dovrebbero costituire la prima emanazione del SSN sul territorio e indica di potenziare questi professionisti, per creare un front office di sbarramento contro future emergenze sanitarie.

l’Ocse si rivolge, in particolare, alla rete delle farmacie per valorizzarne le competenze del farmacista e ampliarne i ruoli della farmacie. Ai farmacisti auspica che gli venga assegnata  “la possibilità di prescrivere terapie farmacologiche per malati cronici, così come avviene in Francia, Irlanda, Portogallo e Stati Uniti”.

Molte sono le esperienze accumulate, in questi anni, nei vari paesi che hanno ampliate le competenze del farmacista. In Spagna, alle farmacie di comunità, hanno introdotto la dispensazione di farmaci, prima accessibili soltanto tramite gli ospedali o nelle farmacie territoriali delle ASP, evitando assembramenti e avvicinando dei punti di distribuzione verso i pazienti, evitando viaggi della speranza e limitazioni di orari distributivi.

In Grecia e nei Paesi Bassi, si sono attivati protocolli per aiutare in farmacia le donne vittime di violenza domestica, come da campagna adottata anche nelle farmacie italiane.

Nei  paesi anglosassoni già da oltre un decennio si è attuata la Pharmaceutical care, con applicazioni dei servizi cognitivi con una migliore efficacia della terapia e risparmi per le casse della stato: da sottolineare che la sperimentazione della farmacia dei servizi già finanziata in Italia è ancora ferma nei cassetti di molte regio italiane.

Le vaccinazioni in farmacia, già attuate nelle farmacie di stati europei e USA, già previste nell’ambito delle attività di prevenzione della Legge 69/2009 e successivi decreti attuativi, oggi trovano maggiormente riscontro nella Legge di Bilancio 2021, ampliando il  il ruolo del farmacista nell’ambito delle cure primarie, la presa in carico del paziente cronico e   prevedendo la possibilità di effettuare anche test e tamponi, oltre ai prelievi di sangue capillare.

Inoltre il presidente del Consiglio, Mario Draghi, unanimemente col  Ministro della Salute, hanno riconosciuto l’indirizzo dell’OCSE di valorizzare e potenziare l’assistenza territoriale.

L’emergenza  sanitaria creata dal Covid-19, ha ormai reso inderogabile la rivalutazione  dei presidi sanitari delle farmacie di comunità e del ruolo sanitario del farmacista di comunità che dovrà implementare le sue conoscenze da esperto del farmaco a consulente del paziente, diventando Farmacista Counselor.