28/08/ 2015 – www.Quotidianosanità.it
Anche Quotidianosanità.it, il quotidiano on line di informazione sanitaria, ha parlato, in una sua edizione del 28 agosto 2015, della presentazione delle Linee di indirizzo elaborate dal Tavolo di lavoro istituito dal ministero della Salute. Il quotidiano on line riporta le parole del presidente della Fofi, Andrea Mandelli: “Il Manuale costituisce tanto una somma di conoscenze quanto la prima prova di una diversa collaborazione tra attori della tutela della salute, riprendendo peraltro quella che è una prassi nell’attività professionale quotidiana”. Afferma ancora Mandelli: ”In questa fase di radicale ripensamento del welfare in generale e dei servizi sanitari in particolare, fermo restando le competenze e le prerogative di ciascun professionista, è necessario adottare un criterio basato non sulla compartimentazione rigida del ruolo di ciascuno, ma orientato all’identificazione dei bisogni del cittadino da soddisfare e sugli obiettivi da raggiungere innanzitutto in termini di risultato clinico e di efficacia, efficienza e sostenibilità del servizio sanitario”.
Laura Fabrizio, presidente della Sifo, ha spiegato a Quotidianosanità.it come “questo Manuale ci aiuterà ad utilizzare la Farmacia dei servizi come spazio privilegiato di dialogo tra i cittadini e l’equipe dei sanitari lì operanti, che con responsabilità e professionalità vivono nella quotidianità la loro vita professionale e la loro capacità di costruire il bene comune. Da parte della Sifo – aggiunge – ci sarà, come sempre, la più
ampia disponibilità e il massimo impegno per rendere il farmaco un bene di salute e non una mera voce di bilancio aziendale”.
Nel Manuale costituito da circa 100 pagine, vengono affrontati tutti gli ambiti in cui la farmacia dei servizi e i farmacisti dovranno intervenire. I macrotemi proposti nel documento sono: “Sicurezza e uso appropriato dei farmaci”, “Sicurezza e uso dei prodotti diversi dal farmaco”, “Sicurezza e comunicazione in farmacia”, “Monitoraggio sul territorio e sistemi di segnalazione delle reazioni avverse da farmaci e degli eventi avversi da farmaci”, “Sicurezza dei pazienti e nuovi servizi”, “Continuità ospedale-territorio”, “Ruolo della farmacia nell’educazione sanitaria e nella prevenzione primaria e secondaria”. Queste tematiche affrontate nel documento sono a loro volta suddivise in micro sezioni che affrontano questioni come il rapporto con gli altri professionisti sanitari, l’assistenza domiciliare integrata, la formazione universitaria e continua (ECM), la distribuzione diretta e per conto.
Nel nuovo progetto delineato, la farmacia cambierà la sua funzione diventando sempre di più Centro socio-sanitario polifunzionale facilmente accessibile e disponibile a soddisfare le richieste dell’utenza.
Una parte del Manuale è riservata ad una tematica molto delicata: la responsabilità. La trasformazione delle Farmacie in nuovi centri di servizi socio-sanitari prevede delle inevitabili implicazioni sul profilo della responsabilità degli operatori coinvolti nel processo di cura ed assistenza
La formazione prevista per il farmacista counselor è suddivisa in tre aree di riferimento: counseling di floriterapia (uso e indicazioni terapeutiche dei fiori di Bach per riequilibrare lo stato psico-fisico e operare su molti disturbi che derivano da una sua alterazione); la comunicazione analogica e PNL (per acquisire una padronanza nell’interpretare i bisogni del cliente); il counseling in bioterapie e l’equilibrio biologico individuale (per affrontare tutte le tematiche inerenti alle cure naturali come l’aromaterapia, la gemmoterapia, la fitoterapia, la litoterapia, l’organoterapia, l’omotossicologia, i Sali di Schussler, spagiria, fitoterapia cinese).
Come riportato da Quotidianosanità.it, il percorso formativo del farmacista counselor si articolerà in una Formazione Integrativa Professionale (FIP) “non formale” e in una formazione successiva di Educazione Continua Professionale (ECP) secondo gli standard europei. La formazione “non formale” sarà erogata da Associazioni o Fondazioni, riconosciute e accreditate da società di Counseling abilitate e riconosciuta a loro volta da enti o Organismi ufficiali (UNI RENI ISO).
Con il D.Lgs 13/2013, la modalità “non formale” introdurrà, di fatto, l’esercizio del counseling in Farmacia; in questo modo il farmacista counselour potrà aiutare la persona assistita a risolvere i problemi correlati allo stato di salute. Il progetto, ancora in fase di definizione, si svolgerà a numero chiuso, in parte con il metodo di formazione a distanza (FAD) e in parte con formazione residenziale (550 ore).
Il counseling in farmacia ha molti punti di forza: aumenta l’immagine della professionalità del farmacista;
fidelizza il cliente al professionista farmacista; allarga le competenze del farmacista professionista e dei servizi erogati; crea nuove aree di collaborazioni in farmacia da parte di farmacisti neolaureati che
possono offrire le proprie consulenze in farmacia in regime di collaborazione professionale.