Dall’indagine emerge in modo netto che il 61% dei cittadini europei è disponibile a farsi somministrare i vaccini in farmacia. Inoltre è considerato un valore aggiunto e indispensabile, da un europeo su quattro (75%), che i farmacisti siano abilitati a vaccinare nelle farmacie di comunità del territorio.
L’indagine è stata realizzata STADA HEALTH REPORT 2023, su un campione di circa 32.000 intervistati ricadenti in 16 Paesi europei. L’argomento trattato si riferisce alle tematiche dell’assistenza sanitaria preventiva in Europa.
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Dall’indagine emerge un modo netto la percezione della farmacia come presidio sanitario di primo livello di prossimità è consolidata e ben accetta a livello europeo.
In merito, tra le varie popolazione, emerge che il servizio di vaccinazione è ritenuto essenziale nelle seguenti percentuali: Francia (52%), Regno Unito (42%) e Italia (40%). Mentre solo in alcuni paesi il risultato è stato non sufficiente gradito: Germania (9%), Serbia (6%) e Repubblica ceca (4%).
Dai dati della ricerca che solo il 15% degli europei effettua i controlli preventivi di routine. Tra questi le donne effettuano il 62%, mentre gli uomini (52%).
Sostanzialmente dai dati emerge che l’85% dei cittadini europei non effettua controlli preventivi adeguati.
Dato riguardante le farmacie Tornando alle farmacie e i farmaci, dal Report Stada emerge che una quota rilevanti di intervistati è preoccupata per le carenze di farmaci nelle farmacie e che tale situazione possa aggravarsi in futuro.
In particolare in Portogallo il 56%, Repubblica Ceca il 53% e Germania il 50% del campione percepisce la carenza di farmaci motivo di particolare preoccupazione.
Un altro aspetto interessante emerge dalla richiesta di salute e benessere di molti intervistati che utilizza principi nutraceutici di cui: il 27% dichiara di aver assunto vitamine nell’ultimo anno, il 19% dichiara di assumere più farmaci e il 16% dichiara di aver consultato il farmacista e chiesto consigli al proprio farmacista.