Ammontano a 237 milioni e alla perdita 1700 vite umane, ogni anno in Inghilterra, provocato dal rischio clinico per gli errori in terapia da farmaci. Lo stabilisce uno studio dei Ricercatori del Manchester Centre for Health Economics e del Centre for Health Economics della University of York che hanno pubblicato sul British Journal of Medicine Quality & Safety  dal titolo “Economic analysis of the prevalence and clinical and economic burden of medication error in England”

Tra i compiti della Farmacia dei Servizi ci sono gli aspetti riguardanti la Farmacia Clinica di comunità

Anche in Italia si dibatte su questo argomento che riguarda il rischio clinico, in particolare questa pratica è ricompresa tra le attività della farmacia dei servizi e tra i compiti del farmacista counselor. Tra gli errori più frequenti sono la scelta del farmaco o  la prescrizione di un farmaco non adeguato o  un dosaggio sbagliato, il farmacista che per effetto degli errore   consegna un medicinale diverso da quello prescritto, anche per effetto degli errori LASA (Look-Alike/Sound-Alike). A sua volta, l’infermiere che somministra, al paziente ricoverato, un farmaco di un altro paziente o un dosaggio diverso dal prescritto.

Dallo studio emerge che il 72% degli errori producono danni lievi entità, il 26% danni moderati e monitorare, mentre il 2% producono danni gravi.

Inoltre è da ricordare che le persone anziane sono quelle più esposte al rischio clinico da farmaci, dovuto alle  pluri-patologie di queste persone che, a volte,  assumono da 10 a 15 farmaci diversi nella stessa giornata.

È una problematica che va affrontata e programmata nell’ambito della sperimentazione della farmacia dei servizi.